Impianto idroelettrico in Varisella
- Committente: Frisetti
- Nome impianto: Mulino
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Anno: 2018
- Comune: Varisella (To)
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Tipologia impianto: ad acqua fluente
- Corso d'acqua: Torrente Ceronda
- Tipologia opera di presa: traversa in massi cementati
- Quota sfioratore di carico: 460,50 m. slm.
- Quota scarico di restituzione: 428,90 m. slm.
- Salto: 31,60 mt.
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Portata media derivata: 140 lt/sec.
- Lunghezza condotta: 650,00 mt.
- Diametro condotta: 500 mm.
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Potenza installata: 43,37 kW
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Producibilità media annua stimata: 303.828 kWh/anno
- Tipologia turbina: francis
Da un analisi dei luoghi e dai sopralluoghi effettuati si è progettato il nuovo impianto prevedendo un unico salto ubicato più a valle dell’esistente mulino.
Questa soluzione è possibile in quanto, modificando leggermente il percorso della condotta, e posandola sotto la strada poderale si riesce ad aumentare sensibilmente il salto.
Ed in particolare è stata prevista la realizzazione di quanto segue:
Opera di presa
È ubicata in Comune di Varisella e sottenderà un bacino imbrifero di circa 16,00 Kmq.
Causa sia l’assenza di manutenzione che gli ultimi eventi alluvionali è stata completamente asportata, e deve essere ricostruita.
Sarà costituita da una traversa in massi cementati (realizzata nella tipologia visibile dalla documentazione fotografica allegata) nella quale saranno inserite:
la bocca di derivazione, la bocca di rilascio del DMV, da cui inizierà la scala di risalita ittiofauna, una paratoia.
Bocca di rilascio del DMV e scala di risalita ittiofauna
La scala di risalita dell’ittiofauna sarà realizzata in sponda sinistra del Torrente Ceronda.
La soglia di derivazione, è stata realizzata in modo da poter garantire il rilascio del DMV anche in condizioni di magra ed è stata dimensionata con i criteri sottoriportati (secondo le istruzioni della Provincia di Torino D.G.P. n.746-151363/2000):
la velocità massima che raggiunge l’acqua nel passaggio attraverso la soglia è inferiore a 1,50 m/s., dato che la zona interessata dall’intervento è parzialmente localizzata in un luogo caratterizzato da sponda a parete in roccia, si è pensato di inserire le ns. opere in modo da integrarle nella zona limitando il più possibile l’impatto, infatti la scala di risalita avrà i muri ricoperti con pietre e sarà a contatto con la sponda sinistra, anche il fondo, che è previsto in cls., avrà annegati dei massi di varie dimensioni al fine di riprodurre l’aspetto di un fondale naturale, gli scalini di passaggio da una vasca all’altra avranno un altezza pari a 20 cm. (dislivello da una vasca all’altra), la pendenza K è pari a 0,143 la soglia di derivazione è più alta di 24 cm. rispetto a quella di restituzione questo al fine di permettere il rilascio del D.M.V. prima di derivare acqua, anche in condizioni di carenza o scarsità di portata. Sono previste delle aste graduate, poste all’imbocco della scala, con scritto hmin (livello minimo di acqua che deve passare attraverso la scala al fine di garantire il DMV anche in condizioni di magra), realizzate in modo da poter essere lette facilmente; le aste saranno graduate con un intervallo di 50 l/sec. oltre h min., in modo da poter avere una lettura più facile.
Canale derivatore
È esistente e realizzato con canale a pelo libero, ed a parte un piccolo tratto (circa 5 metri) in cui scorre in tubazione, è in generale in buone condizioni e necessita solo di un intervento di pulizia generale, verrà recuperato fino alla vasca di accumulo ubicata a monte del mulino.
Il percorso del canale, malgrado la mancanza di utilizzo e di manutenzione per decenni è ancora in discrete condizioni generali e le recenti alluvioni non lo hanno danneggiato.
È stato realizzato seguendo la livelletta dei 462,00 m.s.m., in sponda sinistra del Torrente Ceronda fino ad arrivare alla vasca.
All’inizio verrà dotato di sfioratore limitatore della portata in grado di limitare la portata concessa ai 140 lt/sec., pari alla massima di concessione.
Vasca di accumulo
È esistente e in buone condizioni generali, necessita solo di un intervento di pulizia generale, verrà recuperata al fine di poter produrre energia nelle ore piene.
Condotta forzata
Di nuova realizzazione, sarà posata sotto la strada poderale che da borgata Costa scende fino al Mulino e arriva fino alla vasca di accumulo.
Visto il salto ridotto, la condotta potrà essere in PEAD, Acciao o in alternatica Resina; il nuovo tracciato realizzato in sponda sinistra dell’alveo, sarà in zone ubicate al di fuori delle possibili piene del Torrente Ceronda.
Il diametro della condotta sarà di 500 mm. e sarà in acciaio.
Il tracciato è di circa 650 metri di sviluppo orizzontale e di 32,00 metri di dislivello massimo, comprensivo della differenza di quota tra la massima elevazione del pelo libero nello sfioratore nella camera di carico, e lo scarico finale di resituzione in alveo.
La centrale
La centrale di nuova costruzione, verrà realizzata in sponda sinistra del Torrente Ceronda.
Nel progetto attuale l’edificio che ospita le turbine e le apparecchiature per la trasformazione dell’energia (da idraulica in elettrica) è previsto in cls. armato con zoccolo in pietra e con possbile inserimento di parti in legno (architrave su portone, finti passafuori di sostegno della copertura).
Il tetto potrà essere realizzato in cls, potrà essere rivestito con pannelli in lamiera grecata aventi finitura a tegola.
L’edificio è improntato alla massima semplicità formale dichiarando la funzione che deve assolvere, ossia ospitare al suo interno le macchine, le apparecchiature per la trasformazione dell’energia ed un carro ponte di servizio; deve costituire una valida barriera al propagarsi dei rumori generati dalle macchine idrauliche, elettriche ed oleodinamiche. Per tale motivo è stata ridotta al minimo indispensabile la presenza di serramenti. Sul prospetto a Nord sono presenti sia un portone che una porta in materiale metallico insonorizzato, mentre le griglie di aerazione, anch’esse insonorizzate, sono poste sugli altri tre lati dell’edificio.
Scarico
Sarà a pelo libero e reimmetterà le acque nell’alveo del Ceronda, il tracciato è di circa 40 metri.
- studi e analisi della fattibilità tecnico-economica dell’intervento;
- progettazione definitiva e esecutiva
- studi idraulici;
- attività topografiche di rilievo e restituzione;
- indagini ambientali;
- progettazione strutture;
- progettazione impianti;
- redazione piani di sicurezza;
- redazione di capitolati tecnici e specifici d’appalto;
- computazione e determinazione dei costi delle opere;
- consulenza ed assistenza tecnica alla realizzazione dell’intervento progettato;
- supervisione e direzione lavori per le opere architettoniche e per quelle strutturali;
- sicurezza in fase di esecuzione;
- collaudo delle opere realizzate;
- pratiche catastali;
- pratica per allaccio Enel
- pratica per qualifica FER / GSE
Ante intervento
Ubicazione opera di presa
Vasca di carico
Percorso condotta
Post intervento
Opera di presa
Vasca di carico
Condotta di adduzione
Edificio di centrale