Impianto idroelettrico in Civiasco
- Committente: Idroelettrica Sant'Antonio
- Nome impianto: Centrale Pascone
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Anno: 2015
- Comune: Civiasco (Vc)
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Tipologia impianto: ad acqua fluente
- Corso d'acqua: Torrente Pascone
- Tipologia opera di presa: griglia a trappola
- Quota presa: 743,50 mt. slm.
- Quota sfioratore: 742,80 mt. slm.
- Quota asse turbina: 645,00 mt. slm.
- Salto: 97,80 mt.
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Portata media derivata: 89 lt/sec.
- Lunghezza condotta: 1350,00 mt.
- Diametro condotta: 500 mm.
- Potenza installata: 98,76 kW
- Producibilità media annua stimata: 635.044 kWh/anno
- Tipologia turbina: n. 1 turbina pelton
La caratteristica e la tipologia delle zone definiscono la scelta sia del tipo di impianto nuovo che del tracciato, infatti la presenza di prati nella zona della presa e successivamente la strada consentono un agevole posa della tubazione fino a giungere l'area in cui è prevista la centrale.
Dopo aver realizzato la presa e la camera di carico, si poserà una tubazione interrata fino alla centrale, che sarà realizzata a monte della confluenza con l’affluente in sinistra orografica e a monte dell’impianto in progetto da parte del Comune di Civiasco in modo da non avere interferenze, in sinistra orografica del Torrente Pascone.
L’edificio di nuova costruzione sarà realizzato con le tipologie tipiche della zona.
Il canale di scarico totalmente intubato funzionerà a condotta a pelo libero, avrà una lunghezza di circa 30 metri e restituirà le acque nel Torrente PASCONE.
In particolare nel dettaglio, è prevista la realizzazione di quanto segue:
Opera di presa
Sarà ubicata in Comune di CIVIASCO a quota msm 743,00 presso il punto di presa dell’antica segheria, e sottenderà un bacino imbrifero di circa 4,3 Kmq.
E’ in progetto e sarà realizzata da un griglia trasversale all’alveo del Torrente PASCONE con la bocca di derivazione ubicata in destra orografica che convoglia le acque alla camera di carico, Sarà costituita da uno griglia a trappola, in sponda sinistra verrà posizionata la bocca tarata per il rilascio del D.M.V. (Deflusso Minimo Vitale) ubicata a quota inferiore alla soglia della griglia, in modo da rilasciare il DMV anche in condizioni di magra.
L’opera di presa dovrà essere realizzata al fine sia di poter derivare che di rilasciare il DMV attraverso la luce di passaggio posta in sponda orografica destra.
La derivazione avverrà mediante la realizzazione di una griglia a trappola che sarà trasversale all’alveo.
Sbarramento
Tale manufatto sarà una griglia a trappola inserita ortogonalmente al Torrente e le sue parti costituenti sono:
a) Un piccolo diaframma in cls. spinto fino alla quota dello strato impermeabile di subalveo in maniera da evitare la eventuale destabilizzazione dello sbarramento, delle sue parti costituenti per sifonamento delle acque, realizzato sia a monte che a valle della trappola.
b) Una griglia posizionata in modo da seguire la pendenza naturale dell’alveo, con annessa la bocca di rilascio del DMV, la scelta di questa tipologia di presa è dettata dal fatto che si riducono al minimo le opere di manutenzione alla presa in quanto non si ha bisogno di sgrigliatori e di paratoie sullo sbarramento; inoltre con questo tipo di presa si riducono al minimo i possibili effetti sulle opere di un’onda di piena particolare.
Sotto detta griglia è ubicata una vasca in cls. con tubo in grado di convogliare le acque alla camera di carico.
Per questo motivo la camera di decantazione è dotata di sfioratore vedere punto (d).
In destra del Torrente verrà realizzata anche la scala di risalita per l’ittiofauna.
c) Sulle due sponde è presente un muro in massi immorsato nella sponda stessa, quello ubicato in sponda sinistra, garantirà la protezione della tubazione di convogliamento dalla griglia alla camera di decantazione, sfioro e carico, contro possibili erosioni dovute a piene, mentre quello in sponda dx servirà a garantire la stabilità della soglia di derivazione e della scala di risalita.
d) Verrà inoltre realizzata una scala di risalita per l’ittiofauna, attualmente non presente, al fine di poter dare continuità all’alveo.
e) A ridosso della sponda destra ed in zona ubicata al di fuori delle possibili onde di piena con Tr 100/200 anni, si trova la camera di carico e di sfioro.
È realizzata con una doppia vasca, la prima nella quale arriva il tubo dalla griglia a trappola, dotata di sfioratore che limita le portate a quelle concesse (103 lt./sec.)
A separare le vasche è stato posizionato un muro con stramazzo calibrato che consente di derivare le acque concesse, oltre detto valore entra in funzione lo sfioratore ubicato nella prima vasca.
Infatti essendo posizionato a monte dello sfioratore derivatore, consente in caso di aumento del battente di sfiorare le acque prima che queste vengano derivate.
Anche la vasca di decantazione è dotata di paratoia, necessaria per lo svuotamento della camera.
Condotta forzata
Il tracciato della condotta forzata impone un adattamento plano-altimetrico allo stato dei luoghi senza interferire con l’alveo catastale.
Al fine di ridurre sensibilmente gli impatti sulla posa della tubazione, e semplificare la posa della stessa, il percorso scelto è sotto le strade interpoderali e solo parzialmente in banchina della strada, sarà totalmente interrata, e dotata di blocchi di ancoraggio ad ogni cambiamento sia di direzione che di pendenza del terreno.
Sono previsti due attraversamente in subalveo del Torrente, con la condotta che verrà opportunamente protetta dalle erosioni.
Questo facilita anche le lavorazioni, in quanto si accede agevolmente per portare le canne dei tubi e per ogni successiva esigenza di controllo e manutenzione.
Il diametro della condotta sarà di 500 mm. e sarà in PVC ad alta densità, in PRFV, o in acciaio.
Il tracciato è di circa 1350 metri di sviluppo orizzontale e di 97,80 metri di dislivello massimo, comprensivo della differenza di quota tra la massima elevazione del pelo libero nella camera di carico, e lo scarico finale in turbina.
Edificio di centrale
In sponda destra, di nuova costruzione sarà realizzato su prati.
Dovrà avere lo spazio necessario per l’alloggiamento di una turbina Pelton, generatore, quadri di comando e controllo e trasformatore.
Tutto l’impianto sarà automatizzato e telecontrollato.
- studi e analisi della fattibilità tecnico-economica dell’intervento;
- progettazione definitiva e esecutiva
- studi idraulici;
- attività topografiche di rilievo e restituzione;
- indagini ambientali;
- progettazione strutture;
- progettazione impianti;
- redazione piani di sicurezza;
- redazione di capitolati tecnici e specifici d’appalto;
- computazione e determinazione dei costi delle opere;
- consulenza ed assistenza tecnica alla realizzazione dell’intervento progettato;
- supervisione e direzione lavori per le opere architettoniche e per quelle strutturali;
- sicurezza in fase di esecuzione;
- collaudo delle opere realizzate;
- pratiche catastali;
Ubicazione futura opera di presa
Foto lungo il percorso della condotta
Ubicazione costruendo edificio di centrale