Impianto idroelettrico in Torino – Colletta

  • Committente: Torino Strade s.a.s.
  • Nome impianto: Colletta
  • Anno: 2012
  • Comune: Torino
  •  Tipologia impianto: ad acqua fluente
  • Corso d'acqua: Torrente Dora Riparia
  • Tipologia opera di presa: traversa collassabile
  • Quota sfioratore di carico: 215,95 mt. slm.
  • Quota di restituzione: 212,78 mt. slm.
  • Salto: 3,17 mt.
  • Portata media derivata: 14.900,00 lt/sec.
  • Potenza installata: 621,57 kW
  • Producibilità media annua stimata: 3.322.308 kWh/anno
  • Tipologia turbine: n. 2 turbine Kaplan

Da un analisi dei luoghi e dai sopralluoghi effettuati si è progettato il nuovo impianto in Torino – Lungo Dora Voghera, nei pressi del Ponte Emanuele Filiberto.  Ed in particolare, è stato previsto quanto segue:

Opera di presa

È ubicata nel Comune di Torino sulla Dora Riparia e sottenderà un bacino imbrifero di circa 1250 Kmq.

L’opera di presa utilizzando un salto esistente sarà migliorativa in quanto consentirà la demizione dei setti esistenti in alveo, aumentando la sezione di deflusso della Dora Riparia nella sezione in oggetto.

E’ costituita da una traversa collassabile realizzata mediante l’impiego un dispositivo tubolare pneumatico che regola con precisione il livello dell’acqua con variazioni minime al variare della portata. Tale dispositivo risulta non visibile in quanto sormontato dal pelo libero della corrente nelle diverse situazioni idrologiche.

La regolazione verrà effettuata mediante l’impiego di un misuratore di livello, fissando il livello massimo di invaso, sarà di facile regolazione l’innalzamento o l’abbattimento del dispositivo pneumatico.

L’invaso creato dalla traversa consente la derivazione in sponda destra, ove verrà realizzata la vasca di regimazione e di carico.

Verrà rilasciata una portata non minore di 1397 l/sec attraverso la scala di risalita posta in destra orografica.

La portata massima di acqua che passerà nelle turbine è di 20 mc/sec, la portata eccedente verrà rilasciata attraverso lo sfioratore limitatore posto in camera di carico.

Scala di risalita per l' ittiofauna

La scala di risalita sarà posizionata in sponda destra e precisamente tra il muro della centrale e la difesa spondale esistente. Verranno messi in opera nel muro di confine con il canale dissabbiatore dei pannelli in vetro (finestre) allo scopo di poter agevolmente monitorare il passaggio dei pesci e registrarlo con telecamera (fish counter). Il dislivello tra le successive vasche non sarà superiore a cm 19, le aperture verticali saranno sfalsate e il fondo sarà rivestito in pietra naturale onde conseguire una velocità di scorrimento dell'acqua minima di 0,8 m/sec e massima di 1,5 m/sec. per consentire permanentemente il passaggio della traversa anche ai pesci di piccola taglia.

I setti separatori tra i bacini saranno smussati per diminuire il distacco della lama d’acqua.

Inoltre verrà realizzata una luce sottobattente sul fondo di ogni vasca al fine di consentire la dissabbiatura continua della scala di rimonta.

La scala di monta sarà interamente rivestita in pietra per un miglior inserimento ambientale. All'imbocco superiore verrà dotata di paratoia di regolazione di portata e di aste graduate a 100 l/sec per controllare la portata derivata. La lettura delle aste graduate potrà anche essere fatta da remoto e così la regolazione della paratoia di sfioro per maggior garanzia

Attraverso la scala di monta verranno fatti defluire complessivamente 1397 lt/sec.

Paratoia sghiaitrice

Questa sarà posizionata in sponda sinistra della camera di carico e sarà di sezione approssimativamente quadrata di metri 3*3. Il rilascio avverrà attraverso una luce inferiore regolabile; il carico idrostatico di circa 3,0 m darà luogo ad una velocità di deflusso tendenzialmente superiore ai 2,0 m/sec, valore quasi insuperabile dalla maggior parte dell'ittiofauna presente in quel tratto di fiume: la formazione in alveo di ostacoli dissipatori per il rallentamento della velocità, ovvero la ricerca di un effetto rigurgito sulla luce di fondo non è idraulicamente accettabile perché ridurrebbe la capacità di deflusso di quella sezione del fiume.

E' pertanto preferibile turbinare la quantità d'acqua eccedente i 1397 l/sec, oltre alla lama d’acqua che sormonta la traversa pari a 800 l/sec, destinati alla scala di monta conseguendo così il doppio vantaggio: il miglior sfruttamento della risorsa idrica, una riduzione dei disturbi al movimento dei pesci.

Camera di decantazione e carico

Di nuova realizzazione posta sotto il piano campagna è ubicata in sponda destra alla Dora Riparia, di forma regolare dotata di due paratoie di derivazione con luce idonea al passaggio della portata concessa e di un dispositivo paratronchi convoglia le acque nella vasca di carico.

Dotata di sfioratore limitatore della portata concessa sfiorando le portate eccedenti scaricate nel canale parallelo all’impianto che le restituisce in alveo,

La geometria è idonea allo smaltimento di tutta la portata derivata in caso di improvviso arresto della centrale.

Una luce di scarico permette di svuotare la camera per interventi manutentivi e consente lo scarico di emergenza di tutta la portata in caso di improvviso arresto della centrale.

Sono previste due paratoie di ingresso macchina che verranno azionate in caso di fermo impianto impedendo all’acqua l’ingresso in macchina .

Edificio di centrale

I gruppi di produzione saranno ospitati all’interno di un edificio di nuova costruzione, ubicato in sponda destra del Torrente nel comune di Torino e sotto l’attuale viale alberato in fregio alla strada comunale esistente.

L’edificio sarà interamente interrato, dotato di due botole sulla tetto per il posizionamento dei macchinari e dei quadri di comando all’interno.

L’edificio è improntato alla massima semplicità formale dichiarando la funzione che deve assolvere, ossia ospitare al suo interno le macchine, le apparecchiature per la trasformazione dell’energia; deve costituire una valida barriera al propagarsi dei rumori generati dalle macchine idrauliche, elettriche ed oleodinamiche.

Da una prima verifica sulle eventuali interferenze con i sottoservizi esistenti è emerso che in asse all’impianto, sotto il viale alberato, è presente una tubazione del gas.

La posizione di suddetta tubazione è a circa 1 metro sotto il piano campagna, il progetto prevede di mantenere la sua posizione originale, che previa incamiciatura, attraverserà solo il manufatto di centrale.

Scarico

Il canale di scarico sarà totalmente interrato di lunghezza pari a circa 15 m restituirà la portata turbinata nel Torrente.

Fase di progettazione
  • studi e analisi della fattibilità tecnico-economica dell’intervento;
  • progettazione definitiva e esecutiva;
  • studi idraulici;
  • attività topografiche di rilievo e restituzione;
  • indagini ambientali;
  • progettazione impianti;
  • redazione piani di sicurezza;
  • redazione di capitolati tecnici e specifici d’appalto;
  • computazione e determinazione dei costi delle opere;
Posizione impianto

 

Zona oggetto di realizzazione della centrale


Planimetria di progetto

Pianta piano carico / turbine

Sezione su centrale

Sezione su Torrente

Print Friendly, PDF & Email
Precedente
Successivo
Comments are closed.